Alla Corte Dei Mari di Messina ad affiancare la cucina tradizionale della Marinescu arriva Paolo Romeo del ristorante Letrevie.
Un cooking show infinito per Paolo Romeo nel suo temporary Restaurant in modalità cooking show allestito alla Corte dei Mari.
Da qualche giorno ad affiancare la cucina tradizionale di Oana Marinescu c’è anche Paolo Romeo al quale è stata affidata un’ampia terrazza del ristorante della riviera nord.
“Questo virus ci ha allontanato dal nostro pubblico- spiega ai cronisti arrivati per conoscere la sua cucina. Era tempo di abbattere ogni barriera. Gli ospiti mi vedranno cucinare assieme allam ia brigata e mi vedranno arrivare al tavolo per spiegare ogni dettaglio. Il virus si vince anche vincendo la paura. Utilizzando le precauzioni ma sfuggendo al terrore. Lo battiamo anche con il gusto”.
Il nome dell’angolo di Romeo è “Letrevì”, il ristorante di cucina contemporanea, inaugurato nel marzo scorso nel centro della città dello Stretto, in via I settembre.
Paolo Romeo promette un’esperienza unica nel suo genere. Nella nuovissima cucina a vista, lo chef Romeo, cucinerà dinnanzi ai suoi ospiti proponendo piatti di cucina contemporanea, preparati al momento. Un menù degustazione con quel che il mare offre giornalmente, che varia a seconda della disponibilità del pescato, e qualche piatto in carta per venire incontro a tutti i gusti, renderanno l’offerta del temporary restaurant, promette, adatta a tutti i palati.
La chef Oana Marinescu, 51 anni, originaria della Romania ma trapiantata in Italia dall’età di 18 anni punta su una cucina tradizionale a chilometro zero. “Sono nata con la padella in mano. Mi sono innamorata subito della cucina italiana – racconta Oana. Questo mestiere si acquisisce col tempo, nessuno nasce con l’arte della cucina in testa-. Anche la cucina siciliana è molto cambiata, è più leggera, così come i metodi di cottura, perché la cucina è in continua evoluzione. I miei piatti nascono dai banchi dei mercati, mi piace andare a scegliere personalmente la materia prima e preferisco rispettare la stagionalità”.
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