L’ opera del regista messinese Giampiero Ciccio’ in scena dal 22 al 27 ottobre. Si lavora al “Barbiere Di Siviglia” ed al balletto “Giulietta e Romeo”.
Il teatro Vittorio Emanuele riparte con il 100% di capienza e con proprie produzioni. Tre opere liriche in cantiere, la commedia “Molto rumore per nulla” dal 22 al 27 ottobre con la regia di Giampiero Cicciò.
Si lavora al “Barbiere di Siviglia” che utilizzerà costumi e scenografie recuperate dal deposito. In cantiere anche il balletto Giulietta e Romeo che fa parte di collaborazioni con gli altri teatri in questo caso con il Massimo di Palermo.
In cassa ci sono 780 mila euro e allora occorre fare di necessità virtù. Ci sono persino gli artisti che rinunciano a parte dei compensi. Nelle scorse settimane la prima produzione: la Bellini Black comedy. In questi giorni sono partite prove e allestimento delle scenografie della seconda produzione: “Molto rumore per nulla” che vedrà nelle vesti di regista il messinese Giampiero Cicciò.
Un lavoro che a Messina acquista maggiore valore come ha sottolineato nella conferenza stampa di presentazione la direttrice artistica della sezione prosa Simona Celi, visto l’interesse che ha suscitato il libro su Shakespeare scritto da Nino Principato consigliere dell’ente che ipotizza un’origine messinese per il famoso drammaturgo.
Gianpiero Cicciò assicura però che il suo lavoro punta su tematiche universali e baderà poco alla messinesità del lavoro del drammaturgo: “Più che la messinesità- spiega Cicciò mi interessa scoprire come fossero vissute le relazioni umane nel seicento”.
Nino Caravaglio ha creato Vigne di Mare, un'azienda che ha i suoi vigneti di proprietà sul fianco dello Stromboli, vulcano tutt'ora attivo. Dal suolo lavico, nasce un vino affascinante e intenso che da nuova vita alla viticoltura sull'isola
La ricetta esisteva già, il cantante l'ha solo modificata sostituendo la confettura con le sue adorate banane. L'abbinamento perfetto? Perrier e Champagne
Il guscio del cocco per i fumatori diventava un perfetto posacenere casalingo, ma c’era anche il gusto limone, servito nella sua stessa scorza. La star, però, era una soltanto, dalla duplice scelta: bianco o nero?
Il presidente di Uiv lancia l'allarme sul troppo vino invenduto in cantina e sollecita le imprese a tenere conto del difficile contesto economico. E invita a riscoprire la vocazionalità dei singoli territori regionali: "Negli anni ci siamo abituati tutti a fare un po' tutto"