La mostra di pittura e scultura dell’artista messinese sarà visitabile sino a Giovedi 9 dicembre.
È contenuta nel titolo la parola chiave di tutto il suo percorso artistico: Immaginazione. Quella forza dirompente con cui si forma il proprio teatro del mondo, che è radicata nel linguaggio del mito e del simbolo e che nell’arte trova uno strumento per ordinare le proprie visioni e costruire le opere che, con essa, acquisiscono anima e libertà.
Nelle quattordici opere pittoriche della mostra dell’artista messinese che si affiancano alla sezione delle tredici opere scultoree, le immagini fantasmagoriche e fiabesche, trascrivono su tela pensieri, ricostruiti e rielaborati, che proiettano sogni; spazi che condizionano felicemente il processo creativo, lasciando libera l’artista di esprimere stati d’animo e di mente, visioni intime. Tra le opere c’è spazio anche per il difficile periodo del lockdown vissuto da tutti noi. Sabrina Lo Piano guarda all’anima di chi è rimasto prigioniero di restrizioni e regole subite in nome della lotta alla pandemia.
La pittura della Lo Piano è figurativa, le sue opere con una stesura delicata del colore e un’attenzione al disegno, sono acrilici su tela, con cementoresina e finitura con resina liquida.
La sezione di scultura dell’esposizione racconta di una tecnica e arte ancora più intima e sincera. Le sculture rappresentano corpi reinterpretati: coaguli di carne, frammenti e sezioni anatomiche, busti acefali, tronchi senza arti, teste annodate come enigmi irrisolti. Sebbene le linee si addolciscano in forme morbide, allusive, in tali casi esplicitamente erotiche, il corpo sembra sempre dolorante e ferito; quel corpo umano che è lo spazio assoluto, il perimetro, il soggetto ma anche il nucleo tematico della sua scultura.
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