La Sicilia alla Bit mette in vetrina le sue perle: Dai pupi all’enogastronomia
Una Sicilia “cerniera del mar Mediterraneo” sempre più accessibile, affascinante e innovativa, quella raccontata alla Bit, Borsa internazionale del turismo, iniziata il 9 febbraio scorso a fieramilanocity. La Regione punte sulle sue straordinarie potenzialità al servizio di ogni tipo di turista: appassionati d’arte, cultura, enogastronomia e tradizioni.
In vetrina le strategie di promozione turistica, insieme al fitto cartellone “Grandi eventi 2020”. Oggi sono state illustrate le tappe del “Giro di Sicilia” in programma dall’uno al 5 aprile.
Con il padiglione più grande della manifestazione e un assetto straordinariamente immersivo, la Sicilia, ha coinvolto tutti e cinque i sensi, attraverso delle particolari installazioni, che permettono al visitatore di “toccare con mano” l’immensa bellezza dell’Isola, rimanendone incantato. Parola d’ordine “eccellenza” e fondamentale in tal senso è il lavoro sinergico svolto dagli assessorati al Turismo, Attività produttive, Beni culturali, oltre all’Istituto per l’incremento ippico.
Durante la kermesse fieristica, riflettori puntati su la “Fiera mediterranea del cavallo”, la più grande manifestazione equestre del Sud Italia, in programma dal 15 al 17 maggio ad Ambelia. Un evento che punta a riqualificare un bene pubblico, promuovendo gli sport equestri in un territorio dove il rapporto tra uomo e cavallo ha radici profonde. In occasione della Bit, infatti, il Museo archeologico di Gela esporrà elementi del V secolo tra bassorilievi e vasi. Strategico risalto anche all’aspetto ricreativo e ludico, con la creazione di un percorso che riprodurrà uno spaccato del mondo siculo, sempre più al passo con i tempi, grazie all’inedita reinterpretazione, in stile pop art, del Satiro danzante di Mazara del Vallo, con venti teste dai colori acidi.
Accoglienza, condivisione ma soprattutto storia, si confermano i punti forti della Sicilia, nel cui spazio, sarà possibile trovare una piramide di sale che farà rivivere i mitologici viaggi fatti attraverso il mar Mediterraneo. Ad ogni visitatore, è stata data la possibilità di portare con sé un pezzo di questa meravigliosa terra: piccoli “ricordi” di sale, simbolo di nuove sinergie. Molto applauditi i fratelli Napoli, che, con i loro “Pupi siciliani”, hanno scritto le più suggestive pagine di storia del teatro isolano, conosciuto in ogni parte del mondo, e che hanno messo la loro arte costantemente al servizio della promozione turistica. E poi ancora una vera e propria esperienza di gusto grazie a una regione capace di stupire anche in ambito enogastronomico, con le succulente e ricercate degustazioni di cibi cucinati dal vivo, che ingolosiranno i visitatori, valorizzando i piatti tipici della dieta mediterranea. La spremuta di arance rosse dell’Etna farà da sfondo alla carrellata di prelibatezze sul tavolo dei sapori: dalla tradizionale bottarga, al cioccolato di Modica con la sua unica lavorazione al freddo; dal pistacchio, “oro verde”, di Bronte, ai pregiati vini Doc.
Ogni giorno, verso sera, il padiglione ha cammbiato forma, creando un’atmosfera magica grazie al maestro Giuseppe Milici con la sua armonica a bocca, accompagnato al pianoforte da Nicola Pannarale, hanno eseguito le più emozionanti melodie del repertorio jazz, brani inediti e le celebri colonne sonore dei film d’autore. Ottanta le piccole e medie imprese siciliane del settore turistico che hanno partecipato alla tre giorni milanese per proporre itinerari mozzafiato.