Spettacolo, intimità vetrinizzata e pettegolezzo: l’amore dentro i reality show ( e anche fuori ?)
La segretezza di un evento, vissuto da una coppia, viene dato in pasto agli spettatori. La mediatizzazione della vita dei protagonisti dei reality ha modificato gli spazi di costruzione e fruizione identitaria e ha dato vita a nuovi codici e nuovi linguaggi. E’ apoteosi voyeuristica.
Manca davvero poco al ritorno di Temptation Island. Ilaria Costabile ha scritto un articolo, pubblicato sul portale di informazione fanpage.it, in cui riporta alcune anticipazioni del reality. A partire dal 13 giugno Filippo Bisciglia condurrà la nuova edizione del docu-reality dei sentimenti e verrà trasmessa il giovedì. Come gli altri anni, le puntate dovrebbero essere sei.
I casting, per scegliere le coppie, sono ancora in corso. Le coppie non devono essere sposate, non devono avere figli, ma devono essere pronte a riflettere sulla loro relazione. La location scelta è, ancora una volta, l’Is Morus Relais, a Santa Margherita di Pula, in Sardegna.
“Il villaggio si presta a dividere le coppie, tra fidanzati e fidanzate, che avranno a che fare con un parterre di corteggiatori e corteggiatrici, con cui si instaureranno dei rapporti che potrebbero minare anche la durata delle storie portate in tv. Sarà con i falò che la coppia si ricongiungerà o magari prenderà la decisione di prendere strade diverse”, sottolinea la giornalista Ilaria Costabile.
Il pubblico sui social tornerà a confrontarsi. Si sa, il pettegolezzo si propaga in rete e gli utenti decideranno da che parte stare. Il privato delle coppie assumerà contorni sociali, pubblici e culturali; si assottiglierà il confine tra ciò che la coppia mostra in pubblico e la sfera privata.
Il pettegolezzo è una delle forme più diffuse della narrazione quotidiana. I contenuti riguardano la curiosità per il prossimo, ma sono in gioco anche stigmi, valutazioni ed etichette.
I mezzi di comunicazione sono cresciuti e ci siamo concentrati per capire come usarli al meglio e ci siamo ritrovati prigionieri di una società schiava di quella che il grande sociologo Bauman ha chiamato l’arte del marketing.
Provate ad inquadrare la teoria di Bauman e declinatela su quanto accade ogni giorno sui social, su cosa viaggia su Whatsapp su persone che conosciamo o che non conosciamo. Consumiamo pettegolezzi perché è quasi diventato un nostro bisogno primario. E come accade per i prodotti che desideriamo la ricerca di un nuovo pettegolezzo ci porta a gonfiarlo sempre di più per renderlo migliore. Bauman non è mai stato tenero fin dalla sua teorizzazione del mondo liquido alla nostra capacità di consumare tutto, pettegolezzo compreso.
Di fatto, il processo di spettacolarizzazione fa del pettegolezzo un genere amato dalle logiche mediatiche. I media pubblicizzano il privato ed un reality si presta perfettamente al meccanismo di spettacolarizzazione.
A Temptation Island le coppie vetrinizzano la loro intimità, le loro emozioni e rivelano i loro segreti. Questo diventa la chiave del successo, perché il pubblico è sempre più curioso e il privato alimenta l’industria dell’intrattenimento: film, reality show, talk show.
Uno storytelling che porta con sé una forma di narrativizzazione della società e tale narrazione da tempo comprende sempre di più storie che riguardano vicissitudini familiari, tradimenti e tanto altro ancora. La particolare drammaturgia dei reality show rappresenta uno spaccato della nostra società.
La segretezza di un evento, vissuto da una coppia, viene dato in pasto agli spettatori. La mediatizzazione della vita dei protagonisti dei reality ha modificato gli spazi di costruzione e fruizione identitaria e ha dato vita a nuovi codici e nuovi linguaggi.
Come ha evidenziato il sociologo Sergio Benvenuto, i media sanciscono una sorta di apoteosi voyeuristica, nulla va nascosto, quindi tutto viene mostrato generando un feticismo per il dettaglio: tutto può andare in scena dal sesso alla morte, emozioni e corpi sono esibiti rispettando la legge della totale trasparenza.
I riflettori accendono il buio dell’intimità. E così Temptation Island ottiene un ottimo share. Tante coppie del reality dei sentimenti sono diventate celebri. Lo spettatore, durante le diverse puntate, inizia ad apprezzare una coppia e poi inizia a seguirla sui social, dopo la conclusione del reality.
Instagram e la condivisione con i propri fan decreta il successo di tanti personaggi che poi vivono e sfruttano il pettegolezzo stesso per ottenere maggiore notorietà.
I social hanno rivoluzionato tutto e ad affermarlo è stato anche il sociologo Manuel Castells. La nostra società si snoda sul palcoscenico della vita dove tutti, come sosteneva lo scrittore Pirandello, recitiamo il nostro ruolo e osserviamo le convenzioni sociali.
Il celebrity gossip genera un enorme business. La teoria dell’autocomunicazione di massa, come l’ha definita Castells, sembra trovare una sua declinazione nel modo in cui i fan seguono i propri idoli sul web e su come si relazionano con essi e danno vita ad una nuova cultura popolare, fatta da dicerie e pettegolezzi.
In effetti, aveva ragione Luigi Pirandello “ci sono tre verità: la mia, la tua e la verità”. Oggi la terza verità potrebbe essere quella che raccontano i media o i social, che si sostituisce alla verità vera. Una verità cui noi siamo portati a credere, soprattutto quando tratta di pettegolezzi e curiosità interessanti.
Attraverso l’analisi di varie tipologie di contenuti (tv, serie, reality, soap, videogiochi, film..) è possibile rendersi conto dell’era di frammentazione senza modelli di riferimento in cui viviamo.
Allora, dobbiamo ragionare sulla necessità di instaurare relazioni più forti e più intense. Non possiamo considerare il nostro partner come un prodotto di consumo, ma è necessario riscoprire il valore del rispetto e soprattutto dell’ “Amore” vero.