“Essere acqua” al castello di Spadafora la mostra di Giuseppe La Spada

L’allestimento racchiude trent’anni di ricerca dell’artista internazionale sull’elemento acqua che, insieme al mare, è al centro della sua indagine artistica e spirituale
Inaugurata al Castello di Spadafora, la mostra “Essere Acqua – La vita attraverso la metafora del mare”. Allestimento dell’artista Giuseppe La Spada sarà visitabile fino al 13 settembre.
Un’iniziativa che per il Comune di Spadafora riveste un’importanza notevole. «La mostra internazionale di Giuseppe La Spada, per il Castello di Spadafora rappresenta una data storica per il nostro paese – dichiara il sindaco Letterio Pistone – Questo evento sancisce un cambio di passo nell’attenzione alla cultura: vogliamo restituire al Castello la dignità che merita e valorizzarlo, come richiesto anche dal Polo Museale. Con questa mostra abbiamo mantenuto l’impegno di puntare su qualità e obiettivi culturali per Spadafora e gli spadaforesi. Invito tutti a visitarla. E’ un’esposizione che apre il cuore, spinge a riflettere sull’esistenza, sulla complicità tra materia e acqua, e sul rapporto profondo tra uomo e natura».
Si tratta di un allestimento che include fotografie subacquee, video installazioni immersive e installazioni sonore. Per oltre trent’anni, Giuseppe La Spada ha orientato il suo obiettivo e la sua anima verso l’acqua e sotto il mare, creando un corpus di opere che trascende la fotografia per diventare meditazione filosofica sull’esistenza umana. La mostra “Essere Acqua – La vita attraverso la metafora del mare ” presenta per la prima volta in modo organico il percorso di un artista che ha trasformato l’elemento acqua in una lente attraverso cui leggere le urgenze del nostro tempo e la necessità di uno sguardo nella dimensione interiore. “L’acqua di Giuseppe La Spada è viva, è Vita. Sommersa, misteriosa, segreta e insieme prorompente, inarrestabile, pulsatile.” Mariaclara Mollica
Nato in Sicilia, terra circondata dal Mediterraneo, La Spada definito dalla stampa nazionale “artista dell’acqua”, “fotografo onirico” (vogue italia) “moderno mistico” (luce – la nazione), “l’uomo che ha fotografato le sirene” (gazzetta del sud) ha sviluppato una relazione viscerale con il mare, che lo ha portato a esplorare l’uomo e la sua relazione con la Natura, sempre alla ricerca di quella che lui stesso definisce “ecologia del pensiero”.